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Il Sile è il più importante dei fiumi di risorgiva italiani. Si sviluppa per circa 94 chilometri.
Le sorgenti dette fontanassi, sono localizzate tra Vedelago e Resana in provincia di Treviso e Piombino Dese in provincia di Padova.
Dopo aver attraversato i comuni di Vedelago, Istrana, Quinto di Treviso entra a Treviso lambendo a sud le mura cinquecentesche e, accogliendo gli affluenti che la attraversano favorendo la costruzione già dal medioevo di numerosi mulini, si dirige verso il mare in direzione sud-est toccando i comuni di Silea, Casier, Casale sul Sile e Roncade in provincia di Treviso, Quarto d’Altino, Musile, San Donà di Piave e Jesolo in provincia di Venezia.
La foce naturale del fiume, in origine, era verso la laguna a Portegrandi di Quarto d’Altino con il tratti denominati Silone di Torcello e Siloncello di Altino poi, con la conca di navigazione di Portegrandi, è stato deviato verso Caposile, con il grandioso Taglio del Sile del 1683, ad opera del Magistrato alle Acque nel periodo della Repubblica Serenissima di Venezia.
L’acqua venne portata sul vecchio alveo del Piave, a sua volta deviato, per sfociare in mare al Porto di Piave Vecchia nei pressi del faro, confine tra Jesolo Lido e lido del Cavallino.
Gli affluenti del fiume principali si trovano tutti sulla sinistra idrografica e sono il Siletto tra le sorgenti e la città, il Botteniga a Treviso; Limbraga, Storga, Melma, Nerbon e Musestre nel tratto dopo la città.
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